Conosciuta anche come Valle di Mosso, è composta da una parte più a monte piuttosto ampia e caratterizzata dagli ampi pascoli della zona del Bocchetto di Sessera e dello spartiacque Strona/Sessera. La valle si restringe poi tra Callabiana e Camandona dove le acque dello Strona sono trattenute nell’invaso artificiale di Ponte Vittorio. Il fondovalle diventa in questo tratto densamente abitato e ricco di stabilimenti industriali, in maggioranza nel settore tessile. In questa zona, ai numerosi centri abitati di dimensioni anche notevoli si affiancano vasti boschi di castagno che ammantano le pendici delle basse montagne e delle colline circostanti. Sulle zone meglio esposte viene da secoli coltivata la vite; in particolare nei dintorni di Lessona dove si produce l’omonimo vino (DOC).
Fin dall’inizio dell’Ottocento, ad opera di Pietro Sella, la Valle Strona fu protagonista del passaggio dalla produzione manifatturiera a quella industriale. Già nel 1836, quando i “lanifici idraulici” erano, nel Biellese, una decina, i più importanti erano localizzati nella valle, che ben presto divenne il più sviluppato centro industriale del Biellese. La crescita dell’industria tessile in Valle Strona è stata continua fino a raggiungere, nel 1961, oltre 12.000 addetti, quando in Biella se ne registravano circa 9500. Questa secolare tradizione laniera viene oggi confermata attraverso la continuità della produzione, che rimane al vertice della qualità.
I comuni della vallata sono:
Bioglio, Callabiana, Camandona, Cossato, Lessona, Pettinengo, Piatto, Quaregna Cerreto, Vallanzengo, Valle San Nicolao, Strona, Valdengo, Veglio, Vigliano Biellese.
Il nome del comune deriva da quello del torrente Strona. Il nome del corso d’acqua deriverebbe a sua volta da stor o strom, radici celtiche che stanno ad indicare acqua corrente o fiume. Durante la guerra di fra Dolcino i soldati del Vescovo di Vercelli, costruirono sulla punta della collina sopra la frazione Prina, una fortificazione detta la Bastia. In questo periodo il paese subì vari saccheggi. Strona era una delle cinque frazioni che anticamente facevano parte del Comune di Mortigliengo del quale seguì le sorti fino al 1627, epoca in cui si eresse a Comune indipendente. La Chiesa parrocchiale è dedicata alla Natività di Maria. Il più antico documento che accenna alla Madonna di Strona è del 1628; si sa che nel 1666 gli stronesi avevano un Cappellano che celebrava la S. Messa Festiva ma, per ottenere l’indipendenza religiosa si dovette aspettare fino all’inizio del secolo successivo. Nel 1705 infatti, approfittando della morte del parroco di Mezzana, centodieci capi famiglia redassero, alla presenza di un Notaio, un atto col quale si fondò il beneficio necessario alla erezione della nuova Parrocchia dedicata alla Natività della Madonna. I motivi che spinsero alla separazione furono la distanza e l’impraticabilità delle strade, le piene del Torrente Cigliaga. L’occasione per visitare Strona ci è stata fornita dalla manifestazione “Strona & Arte” che ha visto esporre per una decina di giorni, quadri e manufatti realizzati con prodotti di scarto, per sensibilizzare al riutilizzo dei materiali. Abbiamo percorso le varie sale dei locali messi a disposizione dal Comune ammirando quanto la fantasia e la creatività possano essere messe a servizio dell’arte con risultati davvero sorprendenti.
- La Vallestrona »
- Strona