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Valle Cervo

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Con i suoi 19 chilometri, la Valle Cervo è la seconda vallata del Biellese per lunghezza. È anche conosciuta come “Valle di Andorno”, ma per i Biellesi è la valle del Cervo, perché è l’impetuoso torrente che ne ha scolpito la storia e favorito lo sviluppo. La parte superiore della vallata è denominata “La Bursch”, che nell’antica parlata locale indicava la casa; si presenta spigolosa e aspra, offrendo segni evidenti dell’azione del manto glaciale. La vegetazione è composta da alberi di grande fusto quali i faggi ed i castagni, che offrono bellissimi scorci dai punti più panoramici. Nella parte bassa della vallata, sono ancora presenti i tanti stabilimenti industriali lungo il torrente.

 

I comuni della vallata sono:

Andorno Micca, Campiglia Cervo, Miagliano, Piedicavallo, Pralungo, Ronco Biellese, Rosazza, Sagliano Micca, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Zumaglia.

La quarta edizione della “Valle dell’Acqua”, la splendida manifestazione organizzata da tutta la Comunità della Valle Cervo di Biella che ha la finalità di far crescere il turismo in valle e farla conoscere anche ai molti biellesi che non hanno mai avuto modo di scoprirla in tutte le sue sfumature ed eccellenze, ci ha permesso di svolgere una intensa visita guidata allo storico Cappellificio Cervo di Sagliano Micca. Il Cappellificio di oggi è il degno erede di un’antica lavorazione artigianale dei cappelli in feltro, attiva fin dal 1700, ed è a dir poco commovente sapere che in quello stesso stabilimento, una delle prime cooperative di cappellai, sono stati prodotti milioni di cappelli di ogni stile e colore, esportati in tutto il mondo. Nel tempo si sono poi aggiunte le produzioni di cappelli in paglia, panama, cappelli cuciti in tessuto e per il mondo della moda e del cinema. Qui nascono anche i cappelli ufficiali degli alpini con il marchio Bantam, simbolo di orgoglio di ogni Alpino, e i cappelli Barbisio, resi famosi dallo slogan “Barbisio, un nome, una marca, una garanzia”. Il Cappellificio è oggi una delle poche fabbriche che svolge interamente l’intero ciclo produttivo, che le appassionate guide “di famiglia” ci hanno ben illustrato. La centenaria esperienza permette al cappellificio di esaudire qualsiasi richiesta della clientela, e l’archivio storico, ricco di oltre mille forme in legno e alluminio e quasi 400 ricette di colore, è fonte di ispirazione per rinnovare la tradizione del cappello con gusto temporaneo. Insomma, l’ennesima eccellenza del nostro ricco territorio, di cui essere orgogliosi! Come lo siamo stati noi nel fotografare gli affascinanti ambienti, macchinari, attrezzature e cappelli, tantissimi cappelli!

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